BioRoot™ RCS Sigillante endodontico o riempitivo biocompatibile?

Scopri perché BioRoot™ RCS è molto più di un semplice sigillante endodontico…

Gli aspetti storici

L’otturazione del canale radicolare si rende necessaria per riempire lo spazio lasciato vuoto dalla perdita di polpa dentale. Le metodologie di trattamento del canale radicolare sono datate e sono andate incontro a cambiamenti minimi nel corso degli anni. In genere, l’otturazione del canale radicolare viene effettuata utilizzando un cono solido e un sigillante.

In passato, si faceva ricorso al cono singolo unitamente al sigillante; in seguito, le tecniche si sono evolute verso la condensazione laterale e la compattazione verticale a caldo per migliorare la qualità tridimensionale del canale radicolare (1).
La parte centrale funge da pistone sul sigillante fluido, per distribuirlo e riempire gli spazi vuoti, e per inumidire la parete dentinale strumentata fissandosi ad essa. È il sigillante che viene a contatto con la dentina e i tessuti parodontali, quindi, è importante che abbia le proprietà ideali indicate da Grossman (2).

Le tre funzioni principali di un’otturazione canalare sono: la sigillatura che previene la proliferazione di batteri provenienti dalla cavità orale; la “sepoltura” dei microrganismi rimanenti; l’otturazione completa a livello microscopico per impedire che fluidi stagnanti si accumulino e fungano da nutrimento per batteri di qualsiasi provenienza (3). A tale scopo, l’utilizzo del cono solido di guttaperca in combinazione con il sigillante ha riscontrato un notevole successo: la tenuta ermetica è fornita dalla guttaperca con compattazione verticale a caldo e da una selezione di sigillanti che interagiscono con le pareti della dentina formando zaffi. I sigillanti del canale radicolare a base di resina epossidica sono considerati l’opzione migliore per l’elevata efficacia e la tenuta ermetica.

Otturazioni con riempitivo idraulico

BioRoot™ RCS (Septodont, Saint-Maur-des Fossés, Francia) è un cemento idraulico costituito da una polvere al silicato tricalcico e ossido di zirconio e da un liquido a base prevalentemente acquosa con aggiunta di cloridio di calcio e un polimero solubile, additivi che migliorano le caratteristiche fisiche del materiale. Questa specifica formulazione conferisce al materiale idraulico le caratteristiche riportate di seguito.

Ridotti livelli di microelementi

La maggior parte dei materiali a base di silicato tricalcico è realizzata in cemento Portland, un materiale utilizzato nell’industria edile e prodotto a partire da minerali naturali. Inoltre, al fine di contenere i costi, la combustione del cemento si realizza utilizzando combustibili secondari, solitamente materiali di scarto. Ciò comporta la presenza nel cemento di microelementi, che vengono rilasciati in soluzione durante l’uso clinico (4-6). BioRoot™ RCS è l’unico materiale costituito da cemento di silicato tricalcico puro senza aggiunta di altri materiali cementizi (Tabella 1). Questa proprietà è fondamentale non solo per evitare la presenza di microelementi, ma anche perché la parte attiva del materiale è rappresentata dal silicato tricalcico. Il cemento Portland contiene solo il 68% di silicato tricalcico (7), pertanto tutte le proprietà attribuite a tale materiale (formazione di idrossido di calcio responsabile della biomineralizzazione; formazione di tessuti ossei e duri; proprietà antibatteriche) risulteranno meno evidenti con l’uso del cemento Portland. Di fatto, BioRoot™ RCS rilascia il doppio della quantità di ioni calcio rispetto al sigillante Endosequence BC e dieci volte quella rilasciata da MTA Fillapex (Tabella 2) durante gli stessi periodi di tempo e nelle stesse condizioni (8).

Sono stati testati tre materiali a base di cemento Portland (MTA Angelus, MTA Fillapex e Theracal LC) per osservare se la loro presenza all’interno dell’alveolo di estrazione dentale di un modello in vivo può influire sui livelli di alluminio riscontrati nel plasma e nel fegato. Tracce di alluminio sono state rilevate nel plasma e nel fegato degli animali sottoposti a test (9). Inoltre, è stato osservato un picco di alluminio nei tessuti cerebrali degli animali testati dopo 7 giorni dall’impianto per MTA Angelus e dopo 60 giorni per Theracal e MTA Fillapex. È stato indotto stress ossidativo con sovraregolazione transitoria di enzimi antiossidanti (10). Elevati livelli di alluminio a contatto con i tessuti umani sono stati associati alla malattia di Alzheimer (11). Al contrario, essendo un cemento a base di silicato tricalcico puro, BioRoot™ RCS non contiene alcuna fase di alluminato tricalcico; non si verifica rilascio di alluminio quando BioRoot™ RCS è a diretto contatto con i tessuti del paziente, quindi questo materiale non comporta deposizione tossica di microelementi.

Proprietà antibatteriche potenziate 

Il successo della terapia endodontica dipende dall’eliminazione dei microbi e dalla prevenzione della ricolonizzazione batterica del canale radicolare. BioRoot™ RCS rilascia alti livelli di calcio in soluzione (Tabella 2) mantenendo, in tal modo, un pH elevato; inoltre, presenta proprietà antimicrobiche ottimali, come indicato dall’eliminazione dei microrganismi nei tubuli dentali (Figura 2). BioRoot™ RCS è efficace nell’eliminazione dei microrganismi anche quando si utilizza acqua come soluzione di irrigazione finale (12), e la sua attività è potenziata se si utilizza una soluzione di irrigazione con acido etilendiamminotetracetico (EDTA).

Fig. 2: Immagini al microscopio confocale a scansione laser di (A) gruppo di controllo irrigato con EDTA, (B) BioRoot™ RCS dopo EDTA, (C) MTA Fillapex dopo EDTA e (D) AH Plus dopo EDTA. Le barre rappresentano 50 mm. Le strisce rosse indicano la presenza di microrganismi morti. Ristampato da Arias Moliz & Camilleri 2016 con l’autorizzazione dell’editore.

Sigillatura biocompatibile 

BioRoot™ RCS interagisce con la dentina della parete del canale radicolare formando uno strato ibrido ricco di minerali (Figura 3). Si ipotizza che il legame di BioRoot™ RCS sia di natura chimica, a differenza degli zaffi osservati per i sigillanti a base di resina (13). Questo legame forte contribuisce alla stabilità del sigillante; ciò si unisce alle elevate caratteristiche antimicrobiche che rendono questo materiale superiore ad altri tipi di sigillanti. BioRoot™ RCS è ben tollerato dai tessuti parodontali (14-16) e le eventuali estrusioni non influiscono sul successo clinico.

Metodo di otturazione

BioRoot™ RCS deve essere utilizzato con tecniche di otturazione a freddo. Il calore generato durante la compattazione verticale a caldo comporta l’evaporazione dell’acqua dal sigillante, modificando in tal modo la scorrevolezza e lo spessore del film di materiale (17). Di recente, sono state suggerite tecniche di otturazione a cono singolo con i sigillanti bioceramici. La penetrazione nei tubuli dentinali si verifica a prescindere dalla tecnica di otturazione utilizzata (18, 19). Se il cono solido si adatta bene alle dimensioni della preparazione, la tecnica di otturazione a cono singolo fornisce una qualità di otturazione simile alla compattazione verticale a caldo (20). Il ritrattamento con sigillante BioRoot™ RCS utilizzato in combinazione con la guttaperca nella tecnica di otturazione a cono singolo si è dimostrato migliore rispetto ad AH Plus, poiché sono stati osservati meno residui di sigillante e tempi di ritrattamento più brevi (21).

Fig 3: Caratteristiche interfacciali di BioRoot™ RCS con uno strato ricco di minerali (contrassegnato dalla freccia) e zaffi di sigillante, a differenza di AH Plus che mostra solo zaffi di sigillante. Materiali miscelati con colorante a base di fluoresceina per visualizzazione al microscopio laser confocale alla lunghezza d’onda di eccitazione/emissione di 494/518 nm. Ristampato da Viapiana et al. 2016 con l’autorizzazione dell’editore.

Conclusioni

BioRoot™ RCS è un sigillante bioceramici che consente otturazioni semplici ed efficaci dei canali radicolari. Il materiale è atossico e può essere utilizzato in combinazione con coni solidi nella tecnica di otturazione a cono singolo. Questo metodo è semplice, conveniente e non richiede l’impiego di strumenti speciali. Il successo dell’otturazione è legato all’attività antimicrobica e alla sigillatura biocompatibile piuttosto che alla tenuta ermetica osservata per i sigillanti classici. Utilizzato in combinazione con un cono solido, BioRoot™ RCS può essere considerato più alla stregua di riempitivo.

Josette Camilleri

B.Ch.D., M.Phil., Ph.D., FICD, FADM, FIMMM, FHEA (UK)

Facoltà di Odontoiatria,

Dipartimento di Scienze Cliniche

Istituto di Scienze Mediche e Cliniche

Università di Birmingham

Birmingham

Regno Unito

Biografia

La Prof.ssa Josette Camilleri ha conseguito la laurea e il dottorato in Odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università di Malta. Ha completato il dottorato sotto la supervisione del compianto Prof. Tom Pitt Ford, al Guy’s Hospital del King’s College di Londra. Ha lavorato presso il Dipartimento di Ingegneria civile e strutturale dell’Università di Malta e presso il Dipartimento di Odontoiatria restaurativa della Facoltà di Odontoiatria e protesi dentaria della stessa Università. Attualmente è docente presso la Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Birmingham. Si occupa di ricerca nel settore dei materiali endodontici, quali materiali da otturazioni del canale radicolare e sigillanti endodontici, con particolare interesse per l’MTA, l’idratazione del cemento di Portland e altri materiali cementizi utilizzati come biomateriali, oltre che nel settore edile. La Prof.ssa Camilleri ha pubblicato oltre 100 articoli su riviste internazionali sottoposte a peer-review e il suo lavoro è stato oggetto di oltre 4000 citazioni. Ha curato “Mineral trioxide aggregate. From preparation to application” pubblicato da Springer nel 2014. Ha contribuito come autrice alla 7a edizione di “Harty’s Endodontics in Clinical Practice” (a cura di BS Chong) e “Glass ionomer cements in Dentistry” (a cura di SK Sidhu). È docente internazionale, redattrice e membro del comitato scientifico di numerose riviste internazionali, tra cui Journal of EndodonticsScientific ReportsDental MaterialsClinical Oral InvestigationJournal of DentistryActa Odontologica Scandinavica e Acta Biomaterialia.

Riferimenti

  1. Schilder H. Filling root canals in three dimensions. Dent Clin North Am. 1967

  2. Grossman LI. Endodontic Practice. Philadelphia: Lea & Febiger.1978

  3. Sundqvist G, Figdor D. Endodontic treatment of apical periodontitis. In: Ørstavik D, Pitt Ford TR, eds. Essential Endodontology. Prevention and Treatment of Apical Periodontitis. Oxford: Blackwell, 1998.

  4. Schembri M, Peplow G, Camilleri J. Analyses of heavy metals in mineral trioxide aggregate and Portland cement. J Endod. 2010;36(7):1210-5.

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